Cari Confratelli nel Sacerdozio
Distinte Autorità civili e militari
Cari Fratelli e Sorelle nel Signore
Un saluto cordiale a tutti e, attraverso di voi, all’intera Comunità Pastorale. grazie per il gradito invito a presiedere questa Eucaristia che conclude il vostro percorso.
Saluto il Presidente della Fondazione Prof. Taccolini e il Direttore, Dott. Alessandro Triboldi, e li ringrazio per il gentile invito in questa terra dove nacqui in anni difficili e dove ho respirato, a contatto con i nonni contadini, l’aria della operosità, del sacrificio e della fede. L’argomento scelto – Essere cristiani nel nostro tempo” – può apparire fuori tema, ma in realtà cerca di inquadrare gli stimoli offerti dal libro e dalla parola di Mons. Marco Doldi e del Dott. Paolo Petralia.
In occasione del convegno “Benedetto XV e il suo tempo”, organizzato dall’Università di Genova nel centenario della morte del Pontefice genovese, Mons. Marco Tasca ha aperto i lavori, tratteggiandone un profilo biografico.
Nella Solennità dell’Epifania Mons. Marco Tasca ha presieduto la S. Messa in San Lorenzo, concelebrata da Mons. Marco Doldi, Vicario Generale, con il Capitolo dei Canonici della Cattedrale.
Cari fratelli e sorelle,
parlo a voi che per i motivi più disparati, nei modi più diversi, vivete e incarnate la città di Genova oggi. A chi di voi si sente parte di questa chiesa, o di altre comunità cristiane, o ancora di altre fedi, e a chi si sente lontano da ogni fede.
Ritiro spirituale di Avvento per il Clero, meditazione di Mons. Marco Tasca su “Gesù che ascolta. Risonanze evangeliche”
Giovedì 2 dicembre in Cattedrale l’Arcivescovo ha presieduto la S. Messa in onore del Beato Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina.
Anche la Diocesi di Genova ha iniziato, sabato 16 e domenica 17 ottobre, il cammino sinodale, in adesione con il percorso proposto da Papa Francesco “Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione”.
Domenica 19 settembre Mons. Marco Tasca ha celebrato in San Lorenzo la S. Messa in suffragio del Servo di Dio Aldo Gastaldi, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita.
Cari Confratelli, sono lieto di incontrarvi nel contesto del Congresso Eucaristico Internazionale, per il vostro consueto Incontro di Vescovi Cattolici di Rito Orientale.
Inoltre, se ci troviamo a pregare per l’anima di una persona cara come Don Rocco, allora la riflessione diventa ancora più vera e feconda. La caducità del tempo fa parte della sapienza che Dio nasconde ai superbi non perché li vuole escludere, ma perché essi stessi si escludono. La fragilità universale è sotto gli occhi di tutti, ma non è tutto: Gesù, infatti, rivela che l’uomo sta al cuore di Dio fino alla misura della croce. Questa è la vera sapienza divina, e allora tutto cambia.
Ringrazio il Pastore di questa veneranda Diocesi, S.E. Mons. Corrado Sanguineti, per il fraterno invito a partecipare a questa gioia di famiglia. La festa di Sant’Agostino, infatti, raduna la Comunità cristiana e quella civile attorno al grande Patrono. Siamo tutti convinti che – come recita un antico detto – noi camminiamo “sulle spalle dei giganti”. Tra questi giganti della storia, spicca Agostino, uomo di fede, Pastore insigne, intelligenza acuta: a lui tutti siamo debitori, e nel nostro tempo questo debito cresce.
Care Sorelle Clarisse Cappuccine
La vostra comunità gioisce per la festa di Santa Chiara, figura che richiama quella di San Francesco d’Assisi, e che da secoli ispira la misura alta della fede. La sua vita è un commento alla Parola di Verità che ci prepara alla divina Eucaristia.
Martedì 10 agosto, nella solennità di San Lorenzo, cui la Chiesa Cattedrale è dedicata, l’Arcivescovo ha presieduto la Santa Messa Pontificale.
In chiusura della celebrazione, l’Arcivescovo, prima di presiedere il rito esequiale, ha voluto esprimere il suo personale ringraziamento a Mons. Canepa: “Da quando sono arrivato in Diocesi ho avuto modo di conoscerlo per poco tempo – ha detto – ma ne ho potuto apprezzare l’attenzione che aveva per la Chiesa e per i confratelli, soprattutto per quelli in difficoltà e malati”.
“Ti ringraziamo, o Dio, di averlo avuto, anzi, di averlo ancora,
perché chi torna al Signore non esce di casa”.
Questo ringraziamento è per aver avuto con noi Mons. Carlo Canepa, Confratello buono, generoso ed amico. Ma è anche una professione di fede nella vita eterna, nel Paradiso al quale siamo chiamati per grazia.
Nella sua omelia Mons. Tasca ha sottolineato il suo apprezzamento per lo stile di San Giovanni Battista che non si sente il primo, ma anzi sa benissimo che il suo compito è quello di indicare un ‘secondo’ che arriverà dopo di lui: “Giovanni era stimato e benvoluto – ha detto l’Arcivescovo -, avrebbe potuto avere il suo seguito e fare la sua strada, ma afferma chiaramente che quello non è il suo compito; Giovanni dà una lezione di libertà fortissima a cui ciascuno di noi deve ispirarsi. Siamo chiamati proprio a chiedere la grazia di avere nel quotidiano lo stile del santo precursore”.