Cari Fratelli e Sorelle
Celebriamo la Messa in Cena Domini a porte chiuse ma a cuore aperto: voi, cari fedeli, sapete che siete qui accanto a noi, e che – attraverso Cristo – vi porto davanti a Dio.
Interventi del Vescovo
Cari Fratelli e Sorelle
Celebriamo la Messa in Cena Domini a porte chiuse ma a cuore aperto: voi, cari fedeli, sapete che siete qui accanto a noi, e che – attraverso Cristo – vi porto davanti a Dio.
Carissimi Fratelli e Sorelle
Iniziamo una Settimana Santa speciale, ferita da un morbo che dilaga per il mondo, quasi una voce sinistra che semina smarrimento, piega la presunzione, riconduce alla realtà dell’ umana condizione e del significato della vita. L’illusione di essere invincibili è brutalmente infranta, ritorna il senso della misura e del limite.
Cari Fratelli e sorelle nel Signore I Vangeli delle domeniche di Quaresima educano la nostra fede: le tentazioni di Gesù nel deserto nella prima domenica, la trasfigurazione, l’incontro con la Samaritana, la guarigione del cieco nato, e oggi la risurrezione di Lazzaro.
Cari Fratelli e Sorelle che seguite attraverso i mezzi di comunicazione, sono venuto qui, nell’Ospedale Policlinico di San Martino, il più grande della Liguria, che in questo momento è messo a dura prova perché accoglie il numero più alto di ammalati di coronavirus nel nostro territorio. Da questo luogo, desidero raggiungere tutti gli ospedali e i luoghi di ricovero e di cura diffusi a Genova e in Regione.
Cari Fratelli e Sorelle che seguite la Santa Messa attraverso i canali televisivi, nel nome di Gesù vi auguro la pace che ogni persona desidera e che è dono di Dio. Sappiamo che assistere all’Eucarestia per la via dei media non è lo stesso che partecipare di persona e poter accedere anche alla Santa Comunione; però è un’occasione di riflessione sulle Scritture e di preghiera, offrendo al Signore limiti, pene, speranze del nostro cuore.
Cari Fratelli e Sorelle
La nostra Diocesi riceve un nuovo Diacono in vista dell’Ordinazione sacerdotale. È un dono di Dio, e noi siamo qui a pregare con lui e per lui: a pregare perché il Signore ci conceda numerose e sante vocazioni al Sacerdozio.
Cari Fratelli Sorelle
È una gioia vedervi qui in cattedrale, come a Lourdes stretti attorno all’altare e all’immagine dell’Immacolata Concezione. Dove potremmo star meglio? Dove sentirci più vivi e amati? Dove attingere speranza e forza per le malattie del corpo e per quelle dell’anima? Dove rinsaldare i legami di fraternità e di reciproco sostegno? Dove rigenerare il servizio di tanti volontari che saluto, ringrazio e ammiro? Voi sapete, cari volontari dell’UNITALSI, dell’OFTAL, dell’Ordine di Malta, di Istituti e Organismi, che anche l’amore ha le sue fatiche, e ogni servizio ha la sua disciplina.
Cari Fratelli e Sorelle
Saluto e ringrazio i Padri Gesuiti per la cordiale accoglienza per il Te Deum di fine anno. Rendere grazie a Dio significa riconoscere i doni ricevuti, il bene che abbiamo avuto la grazia di compiere, i bisogni per i quali invochiamo il suo aiuto. Nello stesso tempo, chiediamo perdono per il male compiuto e il bene omesso. Davanti alla porta severa del tempo, vogliamo fare nuovi propositi, guardare avanti con fiducia, perché il Signore è fedele alla nostra umanità e alla nostra vita. Il Te Deum è tutto questo e lo preghiamo insieme, come credenti, come persone di buona volontà che amano la verità e il bene.
Cari Amici, auguriamoci di riconoscere la Luce di Betlemme che è Luce del mondo; auguriamoci che la nostra fede sia robusta non sentimentale, che la testimonianza – pur consapevoli di limiti e colpe – sia annuncio per tutti.
“Non temete, vi annunzio una grande gioia”. E questa la voce degli angeli nella notte di Betlemme; è questo il messaggio che attraversa i secoli e giunge fino a noi: non temete, nella notte del mondo la gioia è nata ed è fra voi.
La vita democratica richiede giustamente lo strumento della maggioranza nella approvazione delle leggi, e sappiamo che questo metodo è adeguato a molte materie della comunità, ma vi sono – come ho detto – dei limes che toccano l’umanità dell’uomo. Per questo la riflessione e il dialogo devono diventare più rigorosi e stringenti.
Cari Fratelli e Sorelle nel Signore
“Senza la mia carne vedrò Dio, Io lo vedrà, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro”, sono le grandi parole di Giobbe.
Dall’albero della vita cadono le foglie, ma – nella luce calda della fede – esse cadono non a terra, ma in alto verso il Cielo. Un altro nostro Confratello ha raggiunto la riva dell’eternità: da lassù continua a far parte di noi, e noi tutti –ancor più ora – facciamo parte di lui. Mentre eleviamo a Dio la preghiera di suffragio, siamo certi che il Canonico Don Amos pregherà per i suoi Confratelli, per i famigliari, per la nostra Diocesi. …
Arcidiocesi di Genova Commemorazione dei Fedeli Defunti, 2.11.2019 Cimitero di Staglieno OMELIA La voce dei defunti Cari Fratelli e Sorelle, il cimitero è un grande dormitorio, dove i corpi dei defunti attendono di risvegliarsi per risorgere come il corpo glorioso del Signore. Questa è la nostra fede. Siamo qui per pregare accanto alle tombe […]
Arcidiocesi di Genova Commemorazione dei Fedeli Defunti, 2.11.2019 Santa Messa per i Militari defunti OMELIA La coscienza fonte di giustizia e di pace Autorità civili e militari Cari Fratelli e Sorelle nel Signore Ci troviamo qui per pregare per i militari defunti: sono persone che forse non conosciamo, ma alle quali siamo legati […]
Nella luce della sera leviamo lo sguardo verso la luminosità dei Santi: sono i nostri amici, ci incoraggiano nella via del bene, ci parlano della vita di grazia, ci indicano il cielo. Anche ora, dall’alto della Cattedrale, si affacciano verso di noi, ci sorridono e dicono a ciascuno: ‘Non avere paura, ce l’abbiamo fatta noi, puoi farcela anche tu’. Sì, essi – fratelli e sorelle di una moltitudine immensa che nessuno può contare – hanno preso sul serio l’amore di Dio, ogni giorno hanno rinnovato l’incanto della fede, la meraviglia di essere amati da Dio nella loro povertà. Dio, per loro, non era scontato, qualcosa di ovvio, a cui abituarsi stancamente. …
Arcidiocesi di Genova Solennità di Tutti i Santi, 1.11.2019 OMELIA I Santi hanno desiderato Dio Cari Fratelli e Sorelle, La festa di tutti i Santi suggerisce una domanda: ha ancora senso parlare di santità? Alluomo moderno che cosa interessa? Non è una realtà obsoleta, un rimasuglio passato, che forse suscita un sorriso di […]
Arcidiocesi di Genova Sabato 28.9.2019 Inizio Anno Pastorale La fede eleva luomo fino al cuore di Dio Cari Fratelli e Sorelle nel Signore, 1. Il primo passo del nuovo anno pastorale non è metterci in cammino, ma è fermarci attorno allunico altare per partecipare al Sacrificio della nostra salvezza. Il primo passo, […]
Diocesi di Chiavari, 15.9.2019 Cicagna, Festa della Madonna di miracoli OMELIA La Cana della nostra vita Cari Confratelli nel Sacerdozio Cari Fratelli e Sorelle nel Signore È motivo di gioia celebrare con voi la festa della Santa Vergine, in questo Santuario pregata da secoli con il bel titolo di Madonna dei miracoli. Saluto tutti, […]
Solennità della Madonna della Guardia, 29.8.2019 OMELIA La solennità della Madonna della Guardia va a concludersi: lora vespertina induce davanti alla sacra immagine- alcuni pensieri che nascono dalla contemplazione di lei, la Grande Madre di Dio. Ogni anno veniamo qui come per rispondere ad un invito: vieni e stai un po con me. […]