Sono lieto di essere con voi nel giorno in cui – era il 1568 – il volto della Santa Vergine della Scoladrera ha parlato con lo sguardo e il volto a numerosi pellegrini. Da quel momento, dopo l’indagine canonica presieduta dall’ Arcivescovo San Carlo, la venerazione del popolo cristiano crebbe in questo luogo benedetto, e divenne luogo di preghiera, conversione, conforto, forza.
Con gioia celebriamo la conclusione del mese di maggio e il mistero della Visitazione di Maria a santa Elisabetta. Ringrazio il Parroco per il fraterno invito che ho accolto come un dono, poiché pregare con la comunità cristiana, venerare la grande Madre di Dio, meditare i misteri della sua vita, camminare con lei tra le nostre case, celebrare la divina Eucaristia, sorgente e culmine della vita cristiana, è veramente una grazia.
In questo incontro sulla fede procederò su quattro parti e, per ogni punto, partirò dalla Parola di Dio e dalla parola di un uomo, per poi passare ad alcune riflessioni.
Cari Fratelli e Sorelle nel Signore
Sono grato alla Comunità degli Oblati Missionari per il fraterno invito a partecipare alla solennità della Madonna Addolorata, la cui immagine – 500 anni fa – ha pianto con lacrime di sangue.
Cari Confratelli nel Sacerdozio
Cari Fratelli e Sorelle nel Signore
La Madonna Addolorata ci chiama ogni anno a questo appuntamento di fede e preghiera: i figli attorno alla Madre ricordando le parole di Gesù a Giovanni: “Ecco tua madre…ecco tuo figlio”, e l’Apostolo la prese con sé. Anche noi custodiamo la Madonna nella casa del nostro cuore, sapendo che, in verità, è lei ad aver cura di noi.