Lavori di miglioramento Uffici di Curia – le comunicazioni di Mons. Marco Doldi

In una riunione svoltasi in episcopio mercoledì 18 maggio con il personale degli Uffici di Curia il Vicario Generale e Moderatore della Curia,  Mons. Marco Doldi ha comunicato  la riorganizzazione di tali Uffici.

All’incontro erano presenti Marco Tasca Mons., Arcivescovo, Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo Ausiliare e Vicario Generale e i Vicari Episcopale Mons. Andrea parodi, Don Gianfranco Calabrese e Don Gianni Grondona. Con loro hanno partecipato all’incontro i Coordinatori degli Uffici ed il personale impiegato. Hanno preso parte alla illustrazione dei cambiamenti il geom. Luca  Ciarlo e l’arch. Fabio Venzano, che hanno collaborato alla progettazione e alla fattibilità.

Mons. Doldi ha iniziato l’incontro motivando i cambiamenti con le diverse esigenze manifestate sia dagli utenti esterni che dagli stessi operatori interni in servizio in Curia

“Da diverso tempo – infatti ha detto –  alcuni confratelli, con insistenza, domandavano un maggior aiuto per le questioni amministrative. Non pochi parroci oggi hanno la cura di più edifici di culto, di canoniche, di opere parrocchiali, persino di terreni. La gestione di questi beni è onerosa e, non poche volte, fonte di preoccupazione. Per questo motivo è sembrato bene costituire un apposito Ufficio Tecnico dell’Arcidiocesi che opererà in modo coordinato con l’Ufficio Amministrativo, l’Ufficio Beni Culturali e l’Edilizia di Culto ed il costituendo Ufficio Legale. Quest’ultimo grazie ad alcuni professionisti volontari potrà offrire a parroci, Istituti religiosi e Curia pareri ed aiuti in materia di diritto civile, amministrativo, penale e del lavoro. Il consolidamento di questi servizi richiede necessariamente spazi, che saranno collocati all’attuale II piano”.

Mons. Doldi ha quindi  illustrato il quadro che caratterizza i cambiamenti

  • E’ sembrato bene accrescere il coordinamento degli uffici pastorali che saranno collocati – come già in parte avviene – al piano terra ed al I piano. Quasi tutti i servizi pastorali avranno una sede in Curia, talvolta secondo un’alternanza di giorni e di orari. Alcuni coordinatori o volontari di uffici, i quali durante la settimana lavorano, potrebbero avere la necessità di accedere alla Curia nella mattinata di sabato. Per questo motivo, il portone della Curia sarà nuovamente aperto e la portineria presidiata il sabato mattina dalle ore 9 alle ore 12.

 

  • Al piano strada sarà recuperato uno spazio polivalente da dedicare ad eventuali riunioni, negli orari in cui il portone della Curia è chiuso; questo ambiente potrà anche accogliere persone che non possono accedere agli uffici a motivo delle barriere architettoniche: qui potranno incontrare i responsabili degli uffici o dei servizi diocesani e ricevere attenzione.

 

Questi – ha quindi detto il Vicario Generale – saranno i principali lavori:

  • Piano terra: allestimento della Sala polivalente esterna; miglioramento accesso ai servizi igienici; apertura di un accesso esterno per l’Agenzia Brevivet; creazione di un deposito per materiale pastorale, che ora si trova un po’ ovunque, ricavando uno spazio nel garage.

Piano Primo: nuovo accesso alla sala “Card. Pietro Boetto”, così da disimpegnare due uffici attualmente in uso; apertura di due porte per mettere in contatto alcuni uffici pastorali.

Secondo piano: eliminazione di una barriera architettonica per facilitare alle persone che faticano a camminare il passaggio da un ascensore all’altro.

Terzo piano: riorganizzazione dell’Ufficio Tecnico e Beni Culturali; creazione dell’Ufficio legale, della Sala riunioni per incontri tecnici con parroci e consigli affari economici; adeguamento degli impianti elettrici. Razionalizzazione delle linee di telefonia e del servizio del centralino per un miglior smistamento delle chiamate. Rinnovo dei servi igienici.

Quarto piano: manutenzione Sezione Legati, gravemente ammalorato

 

Ha comunicato quindi le spese di ristrutturazione e sanificazione sono state contenute al massimo (preventivo 40.000 euro); è stato chiesto un apposito contributo alla CEI per questi interventi (viene riconosciuto il 70% delle spese); le poche modifiche strutturali sono state previamente presentate in Soprintendenza, che già ha fornito alcune indicazioni.

In conclusione Mons. Doldi ha detto che il Consiglio episcopale – su indicazione dell’Arcivescovo – ha riflettuto a lungo sulla opportunità di questi miglioramenti; il geom. L. Ciarlo e l’arch. F. Venzano hanno lavorato alla progettazione e alla fattibilità. Oggi vi presentiamo tutto questo come l’ipotesi al momento migliore e vi chiediamo di considerare insieme con noi l’intero progetto. Forse nella fase di realizzazione affronteremo qualche disagio o sacrificio; l’importante è comprendere lo scopo di eventuali cambiamenti: offrire un miglior servizio ai confratelli, coordinare meglio l’attività degli uffici che aiutano la pastorale del Vescovo.

In questa occasione ci occupiamo dell’organizzazione degli spazi; successivamente si dovrà stabilire se e come sarà necessario lo spostamento di alcuni collaboratori. Ma questo lo affronteremo più avanti con le persone eventualmente interessate.