La scorsa domenica 22 giugno la Chiesa ha festeggiato la solennità del Santissimo Corpo e Sangue del Signore, il Corpus Domini, dedicata all’adorazione pubblica e solenne dell’Eucaristia.
Il Corpus Domini sottolinea la centralità dell’Eucaristia nella vita cristiana. L’Eucaristia è fonte e culmine della vita della Chiesa, come affermato dal Concilio Vaticano II, ed è memoriale della Pasqua di Cristo: nella Messa, Cristo si rende presente con il suo Corpo e il suo Sangue, donandosi al credente come nutrimento spirituale.
A motivo della vicinanza della data della festa patronale di San Giovanni Battista, quest’anno la tradizionale processione dalla Basilica di San Siro alla Cattedrale non si è svolta.
Nella mattinata di domenica 22 giugno, l’Arcivescovo in San Lorenzo ha celebrato la S. Messa con il 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐚𝐧𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐢 𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐨𝐧𝐞.
Nel pomeriggio, sempre in Cattedrale, Padre Tasca ha presieduto la 𝗽𝗿𝗲𝗴𝗵𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗩𝗲𝘀𝗽𝗿𝗶 𝗲 𝗹’𝗔𝗱𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗘𝘂𝗰𝗮𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮. Commentando il passo del Vangelo del giorno, l’Arcivescovo ha indicato che Gesù benedice, spezza, distribuisce. Sono gli stessi gesti che compirà nell’Ultima Cena. La moltiplicazione dei pani anticipa l’Eucaristia, dove il poco offerto da noi (pane e vino, la nostra vita) diventa, per la potenza di Dio, nutrimento eterno. L’amore moltiplica, mentre l’egoismo divide. Quando condividiamo, ciò che sembra insufficiente si rivela sovrabbondante. È la logica del Vangelo: non si perde ciò che si dona, ma si moltiplica.
“Gesù sì è fatto Pane per noi – ha concluso – chiediamo che la nostra vita sia condivisione anche del poco che siamo e il Signore moltiplichi i frutti in noi e nelle nostre comunità parrocchiali”.