Cammino sinodale diocesano: sabato 8 giugno al Porto Antico l’evento annuale

Per prima cosa è importante dirci “grazie”. Sabato 20 aprile, con l’ultimo incontro sinodale sulle Linee Guida della fase sapienziale, abbiamo portato a compimento (ma non a conclusione, lo sappiamo) un tratto lungo e impegnativo del Cammino sinodale, dal suo inizio nell’ottobre 2021 con la prima assemblea a Multedo ad oggi.

Abbiamo camminato insieme quasi tre anni attraverso due fasi – narrativa e sapienziale – con la disponibilità a fidarci della proposta senza sapere anticipatamente quale sarebbe stata la meta.

Abbiamo accolto un metodo (la conversazione spirituale, l’ascolto e il discernimento) e una disponibilità (parlare con coraggio e ascoltare con umiltà) e ci siamo inoltrati in ciò che ci sembrava rischioso: leggerci dentro, ma per aprirci sempre meglio al Vangelo e al suo annuncio al mondo di oggi; esporci alla nostra debolezza, ma per ritrovare la nostra forza in Gesù e dietro a Lui uscire dai recinti per attraversare villaggi e città e farci prossimi.

Si è trattato di comprendere se e come cambiare non per amor di modernità ma per l’urgenza mai finita di testimoniare l’attualità del Vangelo.

In questi tre anni – ci ha ricordato sabato 20 aprile il nostro arcivescovo p. Marco Tasca – ci siamo dati metodi, tappe, obiettivi e io davvero dico grazie all’équipe diocesana che ci ha aiutati in questo percorso. Ricordiamoci però che la Via del nostro cammino è Gesù, perché così Egli ci ha detto: Io Sono la Via. Lui è il Cammino e se camminiamo in Lui e con Lui arriveremo anche agli obiettivi, non il contrario. Come ripeto spesso, quello che ci deve interessare è capire cosa lo Spirito sta dicendo alla nostra chiesa di Genova.

Sabato 20 aprile abbiamo messo in ordine di priorità le 60 proposte di cambiamento che questi tre anni ci hanno consegnato, provando a camminare in Gesù mossi dallo Spirito. Sono davvero il frutto del nostro lavoro comune, alcune più diocesane, altre più universali. Entro il 30 aprile saranno inviate a Roma, alla Conferenza Episcopale Italiana che ne farà sintesi con quelle giunte dalle altre diocesi. E’ dunque uno snodo fondamentale del nostro Cammino.

Tra le proposte emerse come prioritarie – ne cito solo alcune –  figurano creare comunità, coordinare meglio le strutture pastorali migliorando la comunicazione, formare i genitori come primi catechisti dei figli, riconoscere e valorizzare il ruolo delle donne nella chiesa, affiancare ai sacerdoti figure laiche nella gestione delle parrocchie, potenziare la formazione psicologica dei futuri sacerdoti

C’è molto altro e avremo modo e tempo per dettagliarlo meglio. Ne parleremo naturalmente anche l’8 giugno 2024, nell’evento annuale alla Sala Grecale al Porto Antico.

Mons. Gianni Grondona

 

Uno snodo importante del nostro Cammino