Servizio Diocesano per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili

DI COSA SI OCCUPA?

Il Servizio Diocesano per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili, istituito dalla Diocesi di Genova in risposta agli Orientamenti di papa Francesco e alle Linee guida emanate il 24 giugno 2019 dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Conferenza Italiana Superiori Maggiori, ha come obiettivo prioritario la cura e la protezione dei più piccoli e deboli.

 

COME?

Questo compito si concretizza attraverso:

    • l’ascolto delle vittime e la loro presa in carico;
    • una formazione e informazione che favorisca in tutta la comunità ecclesiale una cultura della prevenzione verso ogni forma di abuso (sessuale, di potere e di coscienza) e di violenza;
    • la creazione e il mantenimento di ambienti sicuri per la migliore protezione, crescita e maturazione dei più piccoli;
    • l’attuazione di procedure e buone prassi che guidino l’agire e orientino lo stile educativo degli operatori pastorali e coloro che, in modi diversi e a qualsiasi titolo, hanno contatto con i minori nelle comunità ecclesiali.

 

CHI VI OPERA?

Per realizzare tali compiti e garantire un lavoro qualificato e trasparente, il Vescovo si avvale di figure specifiche:

    • il Referente Diocesano, affiancato da una Equipe di esperti, a cui compete la promozione di una cultura di tutela dei minori attraverso percorsi di formazione e informazione che contribuiscano ad un graduale e profondo rinnovamento comunitario;
    • il Responsabile del Centro di Ascolto dove coloro che si dichiarano vittime di abusi in ambito ecclesiale trovino accoglienza, ascolto, sostegno, indicazioni.


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18 novembre 2025: V Giornata di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi - MATERIALE INFORMATIVO

Martedì 18 novembre ricorre la V Giornata nazionale di Preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili.

Quest’anno, il tema scelto dalla CEI per riflettere e pregare come singoli e come Chiesa è "Rispetto. Generare relazioni autentiche".

“È il rispetto la sostanza etica a cui ancorare le nostre relazioni ecclesiali, quelle verticali come quelle orizzontali, affinché l’altro sia riconosciuto come tale: altro da me, differente. Di fronte all’altro non solo ci è chiesto di toglierci i sandali per rispettarne la sacralità e l’originalità di cui ciascuno è portatore, ma imparare a “chiedere permesso”, per incontrarne la vulnerabilità come tratto dell’umano da integrare e custodire, sempre e ovunque”- scrive Chiara Griffini, presidente del Servizio nazionale per la tutela dei minori e adulti vulnerabili Cei, nell’introduzione che accompagna i materiali – “E il limite, se valicato, diventa non solo violazione, ma perdita per tutti di quella essenza che ci accomuna al di là di ogni gerarchia verticale e prossimità orizzontale: la dignità che ci appartiene come esseri umani. Quella dignità inviolabile che Gesù per primo ha riconosciuto ai bambini”.

Proseguendo sulla linea tracciata per l’edizione 2024, anche quest’anno il materiale è stato elaborato in collaborazione con persone toccate da vicino dalla drammatica realtà dell’abuso. Le riflessioni proposte per questa V Giornata sono infatti offerte da un gruppo del settore apostolato biblico (SAB) di una Diocesi italiana, dove, attraverso l’ascolto della Parola, è stato possibile condividere e intraprendere percorsi di verità e giustizia su abusi generati dalla violazione del mandato evangelico “Lasciate che i piccoli vengano a me”, le cui conseguenze ricadono non solo sulle vittime, ma anche sulle generazioni familiari successive. Il gruppo ha elaborato il commento biblico e ha curato anche due testimonianze: quella di una vittima, che ha trovato dopo molti anni la forza di raccontare e quella della figlia di una vittima, che ripercorre tensioni familiari inspiegate derivanti dall’abuso subito dalla madre e sempre taciuto.

Ogni Parrocchia è caldamente invitata a dare risalto a questa Giornata nelle Sante Messe, utilizzando il materiale per l’animazione messo a disposizione dalla CEI:

RIFERIMENTI per la Diocesi:

Referente Diocesano:
Avv. Enrico Bet

Equipe:
Dott.ssa Patrizia Fiordaliso (psicologa e psicoterapeuta)
Avv. Filippo Guiglia (Diritto Penale)
Prof.ssa Francesca Lagomarsino (Professore Associato DISFOR UniGe)

Responsabile del Centro di Ascolto:
Sig.ra Michela Mereu

Sede
La sede del Centro di Ascolto è in via Ilice 6 (Consultorio Familiare CIF) a cui si accede solo previo appuntamento.

Contatti
Email: puntotutelaminori@diocesi.genova.it

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