Per noi seminaristi, le Momimpiadi – l’appuntamento con la giornata dei chierichetti e dei ministranti – sono un evento tanto atteso quanto temuto. Atteso perché possiamo prodigarci in un’attività pastorale dedicata ai ragazzi che svolgono un servizio all’altare, luogo dove per molti di noi è sbocciato il germoglio della vocazione; temuto perché le energie profuse nell’organizzazione sono molte, in un tempo in cui gli esami della facoltà teologica sono in arrivo, ancor di più quest’anno in cui l’appuntamento è stato spostato al 1° maggio rispetto al “solito” 25 aprile. In particolare, questa novantesima edizione ha visto partecipare 26 parrocchie (o fraternità di parrocchie con il medesimo parroco), circa 200 ragazzi più gli accompagnatori, una quindicina di sacerdoti e ben 25 volontari che hanno animato i punti gioco del mattino e il grande gioco del pomeriggio. A tutti va il nostro ringraziamento!
Al mattino i gruppi hanno svolto sette giochi che li hanno messi alla prova in attività pratiche ma anche spirituali: infatti, oltre ai giochi sul come servire la messa (apparecchiare la mensa dell’altare, come si veste un diacono o un sacerdote o il vescovo, ad esempio) ci sono degli stand che vogliono aiutare anche i ragazzi a riflettere un poco sul senso delle feste liturgiche o della vita di Gesù (come l’abbinamento di immagini agli episodi evangelici oppure delle letture al rispettivo giorno di solennità). Dopo la Santa Messa, presieduta dall’Arcivescovo, i ragazzi hanno avuto il tempo del pranzo a cui è seguito un momento di catechesi sul tema della giornata: “Come le stelle del cielo”.
La promessa che Dio fa ad Abramo è la promessa che fa a ciascuno di noi, un’alleanza di fedeltà a noi, nonostante le nostre infedeltà e le fragilità: cercare di dare il nostro meglio ci consente di essere come le stelle del cielo, numerose, luminose, pronte ad illuminare la notte di chi incrociamo ogni giorno. Dopo il gioco del pomeriggio, abbiamo chiesto a don Roberto Fiscer di tenere un momento di animazione su questo tema, ‘scaldando’ ulteriormente i ragazzi per portarli alla premiazione finale che ha visto un podio tutto “ponentino”: al terzo posto San Giovanni Battista di Sestri Ponente, al secondo posto le parrocchie di Virgo Potens e dello Spirito Santo e, al primo posto per il secondo anno consecutivo, SS. Nazario e Celso di Arenzano. Certo, i numeri dei partecipanti rispetto ad una decina di anni fa sembrano in flessione ma ci dicono che vi sono numerose comunità che vedono nei giovani che “servono messa” una risorsa educativa, formativa e pastorale: il nostro cuore di seminaristi ci porterebbe di corsa ad andare nelle parrocchie che non hanno partecipato per andare a raccontare quanto è stata bella questa giornata, come ogni anno! E chissà che non sarà così!
200 ragazzi in festa per la Giornata del Mo.Mi. a Sampierdarena
