Proposte del cammino per il tempo di Avvento 2024 – MATERIALE DA SCARICARE

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Per il tempo di Avvento, l’Ufficio Catechistico propone alcune iniziative che possono essere strumenti utili in preparazione al Santo Natale.
Si tratta di percorsi realizzati con altri Enti presenti in Diocesi e pensati per tutta la famiglia, in linea con i nostri Orientamenti.

 

POSTER DI AVVENTO

Come tradizione, anche quest’anno proponiamo un poster da affiggere nei locali parrocchiali. Il poster si può ritirare presso l’Ufficio Catechistico con un piccolo contributo per le spese di realizzazione. Scaricabile QUI

 

PERCORSO DI CARITA’

 

Un cammino di prossimità: famiglie e ragazzi incontrano le fragilità

L’Ufficio Catechistico e Caritas diocesana presentano un innovativo percorso formativo che vuole trasformare l’esperienza educativa in un autentico cammino di prossimità e condivisione. Un progetto che nasce dagli orientamenti diocesani più profondi, dove la catechesi diventa esperienza viva di Chiesa, incarnazione del Vangelo nei contesti reali dove la vita accade.

Questo progetto si propone di accompagnare famiglie e ragazzi in un itinerario di scoperta e confronto con diverse forme di povertà, utilizzando come spazio educativo luoghi concreti di accoglienza e di servizio. Non si tratta di un semplice momento informativo, ma di un’esperienza formativa che tocca il cuore e la coscienza, dove la fede diventa gesto, relazione, incontro.

Le parrocchie interessate potranno iscriversi facilmente attraverso il link di prenotazione. Una volta iscritte, i gruppi potranno visitare diverse realtà diocesane di accoglienza, scoprendo come la Chiesa si fa prossima alle fragilità: dai centri di ascolto alle mense, dai dormitori ai progetti di reinserimento sociale. In ogni luogo, l’obiettivo è incontrare volti, storie, umanità ferite e speranzose.

Questo progetto non è semplicemente un’attività didattica, ma un vero e proprio cammino di comunità. Un’occasione per riscoprire il volto autentico della Chiesa: una comunità che ascolta, accoglie e si fa prossima, dove la catechesi diventa esperienza di Vangelo vissuto.

Le date previste: 7 – 14 – 21 dicembre dalle ore 10 alle ore 12
Prenota subito il tuo itinerario, Sulla via della carità

 

PERCORSI ATTRAVERSO L’ARTE

Avvento in arte: un percorso tra le opere della Cattedrale e del Museo Diocesano

Grazie alla collaborazione con il Museo diocesano di Genova, vi invitiamo a scoprire la bellezza e la profondità della fede, ammirando capolavori che hanno raccontato la storia della salvezza nei secoli. Un’esperienza indimenticabile per tutta la comunità parrocchiale, un modo nuovo per vivere l’attesa del Natale. sarà possibile immergersi nell’atmosfera dell’Avvento e del Natale attraverso un percorso artistico unico, che condurrà il gruppo alla scoperta dei capolavori custoditi nella nostra Cattedrale e nel Museo Diocesano.

Le visite guidate si possono prenotare direttamente al Museo diocesano, è previsto un contributo. Scarica le schede e scopri i percorsi:

L’Avvento e il Natale

Storie di Maria

 

VIDEO

Avvento di Preghiera: voci e volti dell’incontro con Dio

L’Ufficio Catechistico diocesano presenta un percorso originale per vivere l’Avvento come tempo di autentica preparazione spirituale, in sintonia con il cammino verso il Giubileo e nell’Anno della Preghiera. Una proposta che vuole raggiungere ogni comunità, ogni famiglia, ogni credente attraverso una serie di testimonianze video che aprono il cuore all’esperienza profonda della preghiera.
Quattro settimane, quattro storie diverse che racconteranno l’incontro personale con Dio. Ogni lunedì di Avvento, un video di dieci minuti porterà nelle case, nei gruppi parrocchiali, nelle comunità il racconto intimo e coinvolgente di chi vive la preghiera in contesti e stagioni esistenziali differenti: un sacerdote, una monaca di clausura, un gruppo di giovani, una famiglia.
Ciascuna testimonianza condividerà come la preghiera attraversa la propria vita, la trasforma, la sostiene nelle diverse stagioni dell’esistenza. Non una lezione teorica, ma l’esperienza concreta di chi vive la preghiera come relazione, come respiro, come ossigeno dello spirito.
I video verranno resi disponibili sui canali social della diocesi, sul sito web dell’Ufficio Catechistico e distribuiti ai parroci perché possano essere proiettati durante gli incontri di catechesi, nei gruppi di ascolto, nelle assemblee parrocchiali. L’obiettivo è creare un movimento di condivisione e riflessione che prepari spiritualmente al Giubileo.
Un percorso che si colloca pienamente negli orientamenti diocesani, dove la fede non è proclamazione astratta ma esperienza vissuta, condivisa, incarnata. Un invito a rallentare, ascoltare, lasciarsi provocare dalle storie di chi vive la preghiera come autentica relazione con Dio.
Ogni video sarà accompagnato da una scheda di riflessione per i gruppi e le famiglie, con alcune domande che aiutano a personalizzare l’ascolto e a far emergere la propria esperienza di preghiera.

Un cammino per riscoprire la preghiera come respiro dell’anima, in attesa del Signore che viene.

  1. La preghiera di un religioso

 

MOSTRA PRESEPI

Un viaggio nel cuore del Natale: vieni a scoprire la magia dei presepi!

 

Il presepe ci racconta la storia della nascita di Gesù e ci invita a riflettere sul vero senso del Natale.
Al Santuario della Madonna della Guardia vi aspetta una mostra permanente dedicata ai presepi, un viaggio unico attraverso le culture e le tradizioni di tutto il mondo.
Potrete ammirare oltre 200 opere d’arte straordinarie e lasciarvi avvolgere dalla bellezza della Natività nelle varie culture.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUSSIDIO DELLA CEI PER IL TEMPO DI AVVENTO 

“In un tempo lacerato da lotte e discordie, il segno della nascita di Gesù è un germoglio di speranza per l’umanità, desiderosa di essere la terra accogliente e feconda in cui far fiorire la carità perfetta e la gioia piena, la fraternità autentica e la solidarietà operosa, la pace stabile e la vita buona”. Lo sottolinea Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, nella presentazione del Sussidio per l’Avvento e il Natale.
Si tratta di uno strumento agile che intende aiutare ministri e operatori della liturgia “ad affinare l’uso sapiente del Messale Romano, a scoprire la ricchezza del Lezionario, a valorizzare il canto, a favorire la partecipazione di quanti vivono la disabilità e a tradurre i gesti liturgici in gesti di vita”.

 

Che cosa è l’AVVENTO?

L’Avvento è un periodo che la Chiesa vive in preparazione al Natale. C’è solo questo? E preparazione in che senso? È solo il tempo in cui si predispongono addobbi e presepi? In cui si acquistano regali e si pensa al cenone?
L’Avvento innanzitutto non parla solo della nascita di Gesù. Anzi, fino al 16 Dicembre le preghiere della Chiesa raramente riguardano Betlemme. Parlano sempre della venuta di Gesù ma della venuta finale.

“E di nuovo verrà a giudicare i vivi e i morti”. Lo ripetiamo nel Credo ogni Domenica. Gesù, il Risorto, verrà di nuovo, cioè nella sua carne, come è venuto 2000 anni fa. Non sarà più una “venuta” nella semplicità e nell’umiliazione ma nella gloria. E verrà a mettere fine alla storia. Questo per noi è qualcosa che un po’ abbiamo dimenticato. Invece per i primi cristiani era qualcosa di fondamentale.
Addirittura all’inizio pensavano che Gesù sarebbe tornato mentre alcuni di loro erano ancora in vita. E vivere sapendo che il Signore di lì a poco sta tornando è tutta un’altra cosa: non solo perché provoca una tensione interiore e una spinta ad usare bene del poco tempo che si ha ma anche perché suscita una grande gioia e speranza se la vita che si sta vivendo è “una valle di lacrime”. Il Signore sta arrivando per mettere fine alle ingiustizie, per soccorrere i piccoli, per farci entrare nel suo Regno.
Per noi del 2024 tutto ciò si è un po’ perso. Ecco a che cosa serve l’Avvento! A riaccendere questa speranza nel Signore che viene, che non ci abbandonerà. Speranza nel suo intervento, non solo alla “fine del mondo” ma anche nella nostra vita.
L’Avvento dunque è attesa dell’opera di Dio che vuole trasformare la nostra vita.
E il Natale cosa c’entra dunque con l’Avvento?
A Natale abbiamo avuto la dimostrazione che Dio mantiene le sue promesse e che Israele faceva bene a sperare. Natale è un fatto che ci dà sicurezza: il Signore è già venuto ma verrà ancora. Ha già operato ma opererà ancora. È venuto in mezzo a noi ma deve ancora venire totalmente .
A Natale il Figlio di Dio si è fatto uomo, Dio è entrato nella storia in modo speciale per portare ogni uomo a sé, a vivere la sua vita, a diventare suo figlio (“ il Figlio di Dio si è fatto uomo perché l’uomo possa diventare figlio di Dio”). Il fatto del Natale dunque è un pegno, una promessa e un anticipo. Quello che è successo a Gesù potrà accadere anche a noi. Anche noi siamo figli di Dio ma dobbiamo diventarlo sempre più: dobbiamo rinascere, ricostruire la nostra relazione con il Padre. L’Avvento è dunque l’attesa del giorno in cui saremo completamente con il Padre, saremo veramente figli.

Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. (1 Gv 3) Quel giorno sarà la fine del mondo ma anche la fine della nostra vita e l’incontro definitivo con il Signore Gesù. Questo incontro però cominciamo a viverlo ogni giorno: tutto l’anno è fatto da tanti momenti, tanti tempi, in cui il Signore si fa vicino, ci viene incontro, ci unisce a sé e sempre di più cresciamo come figli.
A Natale Gesù non deve ancora nascere! Siamo noi, che facendo memoria della sua nascita riceviamo la grazia di poter rinascere.

Come si colloca il cammino di Avvento all’interno dell’itinerario di catechesi?
Non si deve collocare come una interruzione. È vero che nella catechesi non c’è un “programma” da seguire ma è anche vero che non si può andare avanti “a caso”. Si tratta di un “itinerario” o “percorso”: ha dunque un punto di partenza e uno di arrivo, una struttura. Cerchiamo di non creare un percorso a settori. È importante seguire l’Anno Liturgico ma è anche importante costruire un percorso adatto alle età dei ragazzi e alla situazione delle famiglie.
Non dimentichiamoci che l’Anno liturgico vive nella celebrazione della Messa e della liturgia. Fuori da essa l’Anno Liturgico ha poco senso di esistere. Non esiste “in natura” ma vive solo nelle celebrazioni della Chiesa. Il Natale è la memoria viva della nascita di Gesù nella liturgia del 25 dicembre; la Pasqua è la presenza speciale del mistero di morte e risurrezione di Gesù. Senza la partecipazione a queste celebrazioni ha poco senso camminare con l’Anno Liturgico: Natale non è il giorno in cui da qualche parte nasce Gesù o il suo compleanno; esso è invece il giorno in cui, nella celebrazione, la Chiesa è presente alla sua nascita e gode della grazia di quell’evento. Spesso si approntano grandi preparazioni e cammini per chi non vive il Natale cristiano non partecipando alle celebrazioni della Chiesa.

Capaci di realizzare una svolta!
Il rinnovamento della catechesi non significa fare le stesse cose con atteggiamento diverso. Ciò vale anche per ogni riforma nella chiesa. Le cose che facciamo sono legate al modo e al senso con cui le facciamo. Se vogliamo migliorare i frutti dell’iniziazione dei ragazzi non solo dobbiamo avere idee diverse ma anche dobbiamo cambiare “strutture, orari, modi” (v. Evangelii Gaudium). Questo vale anche per il cammino di Avvento. Troppe volte è stato un tempo in cui ci si è concentrati solo su aspetti che , seppur cari, tradizionali e che fanno molto piacere a genitori e nonni, tuttavia non erano un’occasione di reale catechesi . Non possiamo non porci la domanda se certi cammini di Avvento abbiano veramente aiutato i ragazzi a crescere nella fede in Gesù nostro Salvatore; chiederci se l’immagine di Gesù di certe forme di preparazione al Natale corrispondano al Gesù che deve essere la forza e il senso della vita.
Le espressioni della pietà popolare e delle tradizioni (presepi, canti natalizi, recite, calendari di Avvento etc) sono elementi importanti da non tagliare: ma possono essere rievangelizzati? Siamo sicuri che siano adatti ai ragazzi del nostro tempo? Non c’è proprio altro per presentare il grande mistero di Dio che si fa vicino, che prende una carne come la nostra, che ci salva tramite la carne e che ci viene incontro in modo umano?
Solo alcune riflessioni per ricordarci che ciò che va rivisto non è solo quello che non ci piace più: possono esserci cose molto graziose, che piacciono a tutti e che, però, non sono più adatte ai percorsi di iniziazione attuali. don Matteo Firpo