È stata un’esperienza di comunità, di donne e uomini con storie differenti, con appartenenze parrocchiali, sguardi, sequela di Cristo disomogenee. Ma i laboratori finali li hanno portati a fare sintesi, a riconoscere i propri limiti e ad aprire le menti e i cuori a Colui che era, che è e che viene. Nel corso della Tre Giorni Biblica si è avuta l’opportunità di ascoltare voci diverse di biblisti, da don Sandro Carbone con la sua arrembante apertura sull’apocalittica, a suor Antonella Ponte che magistralmente dipanava le mappe all’interno del testo dell’Apocalisse di Giovanni, alla mattinata con don Claudio Doglio, profonda e comunicativa, fino a don Francesco Vannini e le sue precisazioni sulle parole epifaniche dell’Agnello e don Gabriele Corini con il colorato sguardo sulle bestie e sul “drago”, l’antico serpente.
Nell’ultima giornata gli interventi della professoressa Clara Vigorito e di don Matteo Firpo, hanno aggiunto l’ampiezza dell’arte e la ieraticità della liturgia a compendio dell’itinerario percorso. Alla fine, guidati da frate Andrea Gasparini, ecco i laboratori per lavorare insieme, scrivendo con semplicità e ardore una lettera alla Chiesa di Genova, come le sette lettere alle Chiese dei primi tre capitoli del libro biblico. Testi che non sono posti per una esegesi, ma per un’accoglienza con cuore puro: un grazie a chi vi ha lavorato, i quattro gruppi che hanno raccolto le persone e che hanno voluto essere la sintesi dei tre giorni trascorsi insieme, presso il santuario della Guardia, con serate di musica e di meditazione, con uno sguardo da un lato verso la città e dall’altro alla Theotokos.
GRUPPO 1
All’Angelo della Chiesa di Genova, scrivi:
queste cose dice l’Amore e la Speranza che non delude.
Ho da rimproverarti: siete testimoni poco credibili, poco partecipi ed egocentrati.
Non venite al banchetto dell’Agnello.
Ma coloro che vogliono esserci sono lievito della Comunità, portatori di Opere di Carità e di Misericordia.
Con il mio aiuto, diventerete una Comunità che indossa le vesti bianche e porta il “sigillo dei salvati”.
GRUPPO 2
Al Vescovo della Chiesa che è in Genova e a tutti quelli che ne sono parte.
Sono io la lanterna che sorge dall’alto e ti abbraccio con la luce che ti guida dall’origine alla destinazione del tuo cammino.
Conosco la tua mancanza impegno nel rischiare di incontrare l’altro tenendoti nelle sicurezze del tuo passato.
Continua a essere generoso con i poveri, scopri nelle diversità le opportunità per essere una comunità fraterna che ascolta e prega insieme nel giorno del Signore.
Sarai fonte di acqua viva da cui emergerà la scala verso il Cielo la Terra nuova.
GRUPPO 3
All’Angelo della Chiesa di Genova, l’Agnello con un cuore grande, continua a bussare alla tua porta, perché tu venga a Lui come sposa: conosco la tua fatica nel tentativo di creare una comunità con me al centro, ma se perseverate nella poca cura pastorale del vostro gregge e voi, laici, continuate a dare più spazio a voi stessi che alla ricerca di Dio e alla comunione, sarà vano il vostro cammino.
Il vincitore sarà come il giardino di Dio con fiori multicolori, innaffiati e illuminati dalla Grazia.
GRUPPO 4
Alla Chiesa di Gesù che è in Genova.
Io sono Colui che chiama, insegna, guida…
Voi siete superficiali, individualisti, incoerenti e rigidi, ma sapete riconoscervi come peccatori, con la vostra fede autentica diventate guide attente alle necessità della comunità.
Vi attende pertanto un banchetto adorno di fiori, lampade dove le vostre mani si intrecceranno.
Marco Gaetano