Medicinali e missionarietà: stretto rapporto tra scienza e vita. Questa conferenza è stata tenuta all’interno del Festival della Scienza 2025 curato dall’Ufficio Università diocesano.
Alla tavola rotonda di martedì 28 ottobre, organizzata presso l’Oratorio di San Filippo Neri, hanno partecipato 3 classi degli istituti superiori accompagnati dai Proff. Fabrizia Toninelli, Matteo Massa, Edoardo Cataldi e Federico Asborno per l’Istituto Majorana Giorgi, Massimo Vizza e Chiara Ferraris per l’Istituto Gastaldi Abba.
Gli studenti, partecipanti all’evento, erano una cinquantina e hanno potuto conoscere la figura del farmacista nelle sue ampie sfaccettature professionali e umane in quanto i diversi relatori, ciascuno secondo la propria formazione ed esperienza professionale o vocazionale, hanno presentato questo ruolo, che include anche il sostegno a chi vive in condizioni di difficoltà, assumendo una funzione educativa e sociale. Le varie esperienze, condivise con il numeroso pubblico presente, hanno sottolineato come nei contesti più difficili il farmacista sia in grado di offrire cure, ascolto e supporto umano, consentendo di prendersi cura della persona nella sua totalità fisica, psicologica e sociale.
Il focus introduttivo ha così messo in evidenza l’enorme occasione che la professione di farmacista offre a quel “prendersi cura” della persona nel suo insieme, cioè, occuparsi attivamente del benessere fisico, psicologico ed emotivo di un’altra persona o di sé stessi, andando oltre la semplice cura medica e includendo ascolto, dialogo, comprensione dei bisogni, supporto attivo, coltivazione della relazione e un porsi davanti alla fragilità con empatia e presenza.
Don Gianfranco Calabrese, nel portare i saluti del Vescovo, Mons. Marco Tasca, ha posto l’accento proprio su questi aspetti, mentre la presenza attenta dell’emerito Prof. Franco Henriquet, fondatore dell’Associazione, oggi Fondazione Gigi Ghirotti Genova ETS, realtà presente in Genova da oltre 40 anni, in rete oggi con ASL 03 nell’ambito delle Cure Palliative ed assistenza a pazienti fragili affetti da HIV e SLA, ben rappresentava un instancabile impegno socio-sanitario.
Ha aperto il confronto il Dott. Giuseppe Castello, presidente dell’ordine dei farmacisti, che nel suo intervento ha illustrato le peculiarità della Farmacia Territoriale, con particolare riferimento al tema dei servizi, realtà attuale che dilata il margine d’azione professionale ed assistenziale del farmacista. Numerosi sono stati gli esempi di come la farmacia si collochi da sempre, ma oggi sempre più, come primo punto di riferimento per il cittadino.
Il Dott. Giancarlo Boero, vicepresidente di Federfarma, ha molto ben rappresentato il tema delle Farmacie Rurali, grazie alle quali, anche attraverso un ben preciso intento del legislatore, si realizza l’estrema capillarizzazione del Servizio Sanitario Nazionale sul territorio. Sono proprio i farmacisti rurali che, con il loro a volte oscuro lavoro quotidiano, possono garantire un servizio anche a realtà di poche centinaia di abitanti. Da non sottovalutare il fatto che, proprio in questo contesto, la professione del farmacista può realizzarsi a 360°.
Il Dott. Francesco Dellepiane come presidente ha presentato la realtà di AGIFAR, l’Associazione Giovani Farmacisti, che coltiva nelle giovani leve della categoria questa vocazione, organizzando eventi culturali e di solidarietà, mantenendo attuale il senso della continua formazione ed attenzione all’evolversi delle necessità di una società in continuo mutamento.
Don Francesco di Comite, coordinatore dell’Ufficio Missionario della Diocesi di Genova, ha portato la sua esperienza missionaria, non solo dottrinale e cattedratica, ma anche pratica, riuscendo, come sempre a modo suo, ad interessare la platea, che ha potuto riflettere su alcune domande che ci interpellano tutti e che non possono lasciare indifferenti: ancora oggi le diseguaglianze nel mondo sono stridenti, ed il tema del bisogno sanitario, come di un più facile accesso ai farmaci.
Cuba, Haiti, Madagascar ed Africa sono stati solo alcuni dei contesti analizzati, con le loro contraddizioni, carenze e aspettative.
Suor Paolina ha collocato il suo toccante intervento nella realtà violenta ed estremamente povera del “barrio” di Santo Domingo in Haiti.
La Diocesi di Genova ha aperto in quel contesto, gestendolo per oltre 20 anni, la Missione del Guaricano. Con essa sono nate scuole, ambulatori, consultori e servizi di assistenza vari, quali ad esempio un dispensario farmaceutico. L’intervento di Suor Paolina ha così introdotto il tema della condivisione dei farmaci, nel quale si sono inseriti gli ultimi interventi del Dottor Gianni Giusto e della Dott.ssa Letizia Repetto, in rappresentanza della Fondazione Gigi Ghirotti Genova ETS.
Entrambi hanno potuto sensibilizzare i presenti su come il riutilizzo dei farmaci renda un grande servizio alle famiglie, riduca la spesa delle medicine, molte volte soggette a ticket o a totale carico dei pazienti, e dunque contribuisca in modo significativo alla riduzione della spesa dei cittadini. La Dott.ssa Repetto ha spiegato la procedura operativa che la Fondazione ha elaborato per applicare la legge in modo corretto, giungendo, alla fine di vari controlli, all’apposizione sul farmaco idoneo di un codice a barre che ne garantisce la tracciabilità.
La conclusione dell’ascolto di tutte le testimonianze ha portato a delineare a tutto tondo la figura del farmacista che possiede competenze tecniche e gestionali, che lo abilitano a collaborare con altri professionisti sanitari, realizzando un nuovo modello di cura, costruendo una nuova cultura della salute. In scenari di povertà o emergenza, la sua azione diventa missionaria, testimonianza concreta di umanità. Il medicinale, in questo contesto, diventa simbolo di speranza e il farmacista un operatore del bene comune, ponte tra scienza e vita.
Gianni Giusto
Eleonora Russo
Don Tommaso Danovaro