Lunedì 21dicembre l’Arcivescovo ha celebrato la S. Messa per il personale della Curia in occasione del S. Natale.
Mercoledì 16 dicembre l’Arcivescovo ha celebrato in Cattedrale la S. Messa per il Natale per le Forze Armate.
Nella solennità di Ognissanti, domenica 1 novembre 2020, l’Arcivescovo ha presieduto in Cattedrale la S. Messa.
Chiediamo la grazia al Signore, attraverso l’intercessione dei Santi e Sante, di cogliere dalla Parola che oggi la Chiesa ci propone, di cogliere l’ispirazione per il cammino di quest’anno.
Esprimo la mia grande gioia, insieme all’intera comunità diocesana genovese, per la notizia della liberazione di Padre Pier Luigi Maccalli.
Sabato 3 ottobre 2020 in Cattedrale l’Arcivescovo ha ordinato Diaconi in Cattedrale Fra’ Andrea Oddone e Fra’ Angelo Lecca, dell’Ordine dei Frati Cappuccini
Martedì 29 settembre l’Arcivescovo ha celebrato nella Chiesa di San Siro la S. Messa per la Polizia di Stato, nella festa del patrono San Michele Arcangelo.
Domenica 27 settembre l’Arcivescovo ha celebrato la S. Messa nella Giornata mondiale del Migrate e del Rifugiato.
Nell’omelia ha sottolineato che da tanti anni la Chiesa si pone a servizio dei migranti e per questo bisogna ringraziare tutti coloro che dedicano tempo ed energie per accogliere migranti e rifugiati.
Domenica 13 settembre Mons. Marco Tasca ha presieduto in cattedrale la S. Messa con l’imposizione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana ai catecumeni.
“Cari fratelli e sorelle,
il Signore vi dia la sua pace, e ne abbiamo bisogno, in questi tempi, di pace come dono del Signore.
Nel testo del Vangelo di Luca che abbiamo appena ascoltato mi hanno colpito alcuni atteggiamenti di Maria…
“Siamo chiamati ad essere uomini e donne di speranza – ha detto nell’omelia pronunciata nella Parrocchia di S. Bartolomeo della Certosa il 14 agosto 2020 nel secondo anniversario del crollo di Ponte Morandi Mons. Marco Tasca – Spesso la speranza si identifica con il pensare che le cose vadano meglio, probabilmente è anche questo. Ma per noi credenti la speranza ha un nome e un cognome: tutto ha senso.
Con viva gioia e grande emozione ho varcato la soglia di questa splendida nostra chiesa cattedrale, segno visibile e tangibile dell’unità della famiglia diocesana di cui tutti formiamo parte, che ha le sue fondamenta nell’Agnello immolato e risorto per noi.
L’Eucaristia che stiamo celebrando è il rendimento di grazie più bello e perfetto che possiamo offrire al Padre. Permettetemi di aggiungere solo qualche breve parola, per dar voce ai molti sentimenti che mi accompagnano in questo momento così importante della mia vita.