“Cari confratelli, grazie per tutto il bene che fate nelle nostre comunità, grazie per la dedizione e il servizio che spesso mi sorprende e mi commuove, grazie per i valori evangelici di tante vite sacerdotali, nascoste, umili, oggi si direbbe di basso profilo, in senso molto positivo che sono una grande risorsa e conforto del nostro presbiterio. Il Signore saprà ricompensarvi di tutto il bene che fate alla nostra Chiesa.
Care sorelle e fratelli. Non solo voi che siete qui ma in tutti i quartieri di Genova, e nelle valli dell’entroterra. Vorrei chiedere a ciascuno di voi: come stai? Cosa provi in questo periodo della tua vita? Di cosa sei preoccupato, e cosa desideri? Cosa ti dà la spinta per andare avanti? Quali persone senti vicine?
La mia prima preoccupazione, infatti, è che come cristiani sappiamo generare comunità aperte, inclusive, con uno stile di prossimità e di attenzione verso chi abbiamo intorno. Che siamo persone di relazione, che non aspettiamo che siano gli altri ad avvicinarsi, ma che usciamo curiosi verso altri ambienti, dove stringere nuove relazioni, scoprire nuove alleanze feconde. Ogni volta che facciamo questo, incarniamo la Buona Notizia nell’umanità di oggi.
Il tempo che passa da un evento che tanto dolore ha provocato può attenuare l’interesse dei mezzi di comunicazione e può far passare altre notizie in primo piano, ma non può circoscrivere il dramma del 14 agosto di quattro anni fa in una pagina di un libro di storia.
Mercoledì 10 agosto 2022, nella giornata dedicata alla memoria di San Lorenzo Diacono e Martire, l’Arcivescovo ha presieduto la S. Messa Pontificale in Cattedrale.
Domenica 19 giugno l’Arcivescovo ha guidato la Processione cittadina del Corpus Domini.
Domenica 10 aprile l’Arcivescovo ha presieduto in Cattedrale la S. Messa della domenica delle Palme preceduta, come tradizione, dalla benedizione dei rami di ulivo all’interno di San Lorenzo nell’altare di San Giovanni Battista.
Ci sono momenti nella vita degli uomini in cui la luce sembra spegnersi, il buio si fa spazio e l’orizzonte della speranza si restringe. Accade quando perdiamo una persona amata, quando soffriamo per una malattia, quando una relazione importante finisce nel conflitto e nel rancore. Sono i momenti in cui l’unica espressione che può corrispondere a quello che proviamo è il pianto.
Il video dell’omelia che l’Arcivescovo ha pronunciato in Cattedrale mercoledì 2 marzo 2022 nella S. Messa del Mercoledì delle Ceneri
In occasione del convegno “Benedetto XV e il suo tempo”, organizzato dall’Università di Genova nel centenario della morte del Pontefice genovese, Mons. Marco Tasca ha aperto i lavori, tratteggiandone un profilo biografico.
Nella Solennità dell’Epifania Mons. Marco Tasca ha presieduto la S. Messa in San Lorenzo, concelebrata da Mons. Marco Doldi, Vicario Generale, con il Capitolo dei Canonici della Cattedrale.
Cari fratelli e sorelle,
parlo a voi che per i motivi più disparati, nei modi più diversi, vivete e incarnate la città di Genova oggi. A chi di voi si sente parte di questa chiesa, o di altre comunità cristiane, o ancora di altre fedi, e a chi si sente lontano da ogni fede.
Ritiro spirituale di Avvento per il Clero, meditazione di Mons. Marco Tasca su “Gesù che ascolta. Risonanze evangeliche”
Giovedì 2 dicembre in Cattedrale l’Arcivescovo ha presieduto la S. Messa in onore del Beato Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina.
Anche la Diocesi di Genova ha iniziato, sabato 16 e domenica 17 ottobre, il cammino sinodale, in adesione con il percorso proposto da Papa Francesco “Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione”.
Domenica 19 settembre Mons. Marco Tasca ha celebrato in San Lorenzo la S. Messa in suffragio del Servo di Dio Aldo Gastaldi, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita.
Martedì 10 agosto, nella solennità di San Lorenzo, cui la Chiesa Cattedrale è dedicata, l’Arcivescovo ha presieduto la Santa Messa Pontificale.
In chiusura della celebrazione, l’Arcivescovo, prima di presiedere il rito esequiale, ha voluto esprimere il suo personale ringraziamento a Mons. Canepa: “Da quando sono arrivato in Diocesi ho avuto modo di conoscerlo per poco tempo – ha detto – ma ne ho potuto apprezzare l’attenzione che aveva per la Chiesa e per i confratelli, soprattutto per quelli in difficoltà e malati”.
Nella sua omelia Mons. Tasca ha sottolineato il suo apprezzamento per lo stile di San Giovanni Battista che non si sente il primo, ma anzi sa benissimo che il suo compito è quello di indicare un ‘secondo’ che arriverà dopo di lui: “Giovanni era stimato e benvoluto – ha detto l’Arcivescovo -, avrebbe potuto avere il suo seguito e fare la sua strada, ma afferma chiaramente che quello non è il suo compito; Giovanni dà una lezione di libertà fortissima a cui ciascuno di noi deve ispirarsi. Siamo chiamati proprio a chiedere la grazia di avere nel quotidiano lo stile del santo precursore”.
Domenica 23 maggio 2021 l’Arcivescovo ha presieduto in San Lorenzo la S. Messa di Pentecoste con le ordinazioni presbiterali.