7 giugno 2014: Chi cerca un tesoro. trova Gesù… e si dona

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L’incontro dei bambini di Prima Comunione con il Cardinale Arcivescovo avverrà, come di consueto, alla Chiesa del Gesù, ma sarà anticipato a sabato 7 giugno, poiché quest’anno il Corpus Domini cade il 22 giugno, data in cui è più difficile riuscire a radunare i bambini, già in clima di vacanza.
In fase di avvicinamento al giorno prefissato, i bambini potranno prepararsi utilizzando con i loro catechisti il sussidio appositamente predisposto dall’Ufficio Catechistico, già distribuito ai delegati vicariali che provvederanno a diffonderlo nelle loro parrocchie e scaricabile dal sito: www.diocesi.genova.it.
Il titolo: “Chi cerca un tesoro, trova Gesù e si dona ” contiene in sintesi gli spunti essenziali del percorso che in 7 momenti accompagna a scoprire questo particolare tesoro, che si dona e insegna a donarsi.
Il primo passo è l’approfondimento del significato di che cosa sia un regalo, attraverso varie domande a cui i bambini proveranno a rispondere. È proprio vero che un dono dà una soddisfazione duratura? O, piuttosto, non suscita altri desideri, altre esigenze? È più bello farlo, un regalo, o riceverlo?
Allora, pensando e ripensando, non sarà forse opportuno accontentarsi, senza pretendere sempre qualcosa di più? Non sarà meglio raggiungere quel senso della misura che dà sapore a ciò che abbiamo, mette un limite a sempre nuove richieste e rende anche più contenti?
Procedendo nel cammino, con l’aiuto di qualche esempio, il catechista farà capire che avere troppo non dà felicità ed è inoltre pericoloso che i bambini si abituino ad avere tutto, a essere sempre accontentati perchè, una volta adulti, avranno difficoltà ad accettare serenamente un rifiuto, una sconfitta, a ricevere dei “no” da parte della vita, tanto che, come reazione, potrebbero diventare violenti, pur di ottenere ciò che vogliono.
Avere troppo, si conclude, fa diventare egoisti e l’egoismo rende non solo indifferenti agli altri ma infelici.
La proposta che può cambiare radicalmente la situazione  è quella delle “lancette dell’orologio”.
Come dall’ora solare alla legale e viceversa il passaggio si regola sull’orologio spostando le lancette di un’ora, così sull’orologio del cuore possiamo spostare le lancette da noi agli altri. Il cuore è un po’ come se fosse un orologio, che scandisce i nostri minuti e la nostra giornata: se lo orientiamo verso gli altri, ci accorgeremo delle loro necessità e non penseremo più a noi stessi. È il primo passo verso la condivisione e la donazione agli altri.
Esempio di una donazione di sè senza limiti è l’Eucaristia, dono dei doni, Gesù che si fa presente e insegna a fare come Lui. Chi ha ricevuto la Prima Comunione è entrato in comunicazione d’amore, dunque in “comunione”, con Gesù e ogni volta che si accosta a questo Sacramento attinge alla Grazia divina, che lo rende simile a Lui.
Guardandoci indietro, ci accorgeremo che siamo partiti parlando di regali e ora ci troviamo spiritualmente in ginocchio davanti al tabernacolo. Lì è conservato, infatti, il dono per eccellenza, è Lui il punto di arrivo di tutte le nostre ricerche, di tutte le riflessioni che abbiamo fatto insieme. È Lui che dà senso a tutti i regali, pur molto belli, che possiamo ricevere e che sono sempre un segno di affetto, di amicizia, di riconoscenza da parte di qualcuno. Ma sono sempre “cose”, oggetti di un valore limitato e di una durata relativa, che non possono riempire il cuore di una persona alla ricerca di un significato profondo, di una soddisfazione che solo Gesù può dare. Gesù è l’Amico fedele che non tradisce e non abbandona, che sa aspettare, compatire e perdonare.
Da Lui, dunque, dobbiamo imparare queste virtù e per dirgli che vogliamo metterci accanto a Lui, seguirlo come gli apostoli, imitare i suoi gesti e mettere in pratica le sue parole, porteremo un dono, segno di carità, destinato ai bambini più poveri e lo depositeremo all’altare in quel giorno.
Ma, oltre a donare qualcosa agli altri, frutto di una piccola rinuncia, vogliamo anche donarci. In che modo?
Scriveremo dietro a un cartoncino con la sagoma di un bambino/bambina che ci raffigura, un impegno, una promessa, un proposito che vogliamo regalare al Signore.
Tutte le figure colorate che rappresentano i bambini verranno applicate su un pannello dove, all’interno di una mappa del tesoro, si metteranno simbolicamente in cammino per raggiungere Gesù.
È Lui il tesoro che cercavano, è Lui che insieme a questi bambini della Prima Comunione impegnati in tanti piccoli “fioretti” saprà far sorgere all’orizzonte un mondo davvero migliore.